Officina 93018

Santa Caterina Villarmosa. Partecipazione. Democrazia. Politica.

EDUCANDATO CASTELNUOVO TRA DEGRADO E SPORCIZIA: SEGUI LA VICENDA

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È passata più di una settimana da quando tutti gli organi competenti hanno svolto approfonditi controlli presso le due comunità per migranti dell’IPAB Castelnuovo, controlli che, da quanto riportato dagli organi di stampa, hanno fatto emergere la grave situazione di degrado igienico in cui versava la struttura e che hanno decretato di fatto la chiusura della comunità per i minori e il conseguente trasferimento degli ospiti.
Ad oggi però nessuno degli attori coinvolti nella gestione della struttura, ad eccezione dell’associazione Nuova Civiltà, ha spiegato ai cittadini la propria posizione a riguardo. Pesano come un macigno sulle teste dei dirigenti delle comunità le gravi accuse, riportate dagli organi di stampa, sulla responsabilità del degrado rilevato dai Nas, ma questi dirigenti tacciono. Tace il presidente dell’IPAB Padre Antonio La Paglia, tacciono gli altri membri del consiglio di amministrazione, tace il Coodinatore delle comunità nonchè Assessore e Vicesindaco dell’amministrazione locale Salvatore Ferro, tace il Sindaco di Santa Caterina Michelangelo Saporito che da primo cittadino ha dovuto coofinanziare la struttura e ha più volte denunciato i gravi problemi di bilancio connessi con l’esborso delle grosse somme per il sostentamento delle comunità.
Questo silenzio assordante disorienta la comunità locale poichè investe le massime autorità cittadine, riferimenti morali e politici della città. In tutti i luoghi di ritrovo non si parla d’altro e tante sono le voci più o meno accreditate che si fanno strada di bocca in bocca. Noi vogliamo interpretare la forte esigenza di chiarezza su questa vicenda e chiediamo con forza a tutti gli organi inquirenti di fare piena luce sulle responsabilità di ciò che è stato denunciato nei giorni scorsi. Speriamo che coloro che sentono il peso della vergogna per i fatti emersi trovino il coraggio di trarre le doverose conseguenze.
Ci auguriamo che ognuno possa dimostrare la propria buona fede nella gestione di questa struttura e che tutti i dubbi e le nebbie vengano diradate presto.

Qui in aggiornamento tutti i link che parlano della vicenda:
Il primo articolo di Radio CL1 Notizie, 13 dicembre 2013
La replica dell’associazione Nuova Civiltà, 15 dicembre 2013
L’organigramma come appariva fino al 14/12/13 sul sito dell’associazione Nuova Civiltà
L’articolo di LinkSicilia, 17 dicembre 2013
L’articolo di LiveSicilia, 17 dicembre 2013

Minorenni tra sporcizia e scarafaggi. Ispezione dei Nas in una casa famiglia

Articolo di Alberto Sardo, 13 dicembre 2013, Radio CL1 Notizie

Schermata-2013-12-12-alle-17.35.54-300x330Erano arrivati da Lampedusa a bordo dei barconi della morte il 3 ottobre scorso, i minorenni superstiti del naufragio in cui sono morte oltre 300 persone, ma in Italia, in provincia di Caltanissetta, invece di trovare accoglienza e comprensione avrebbero trovato solo degrado.

E’ quanto emergerebbe dall’ispezione dei Nas dei Carabinieri presso una struttura d’accoglienza per minori richiedenti asilo di Santa Catarina. Nell’ambito di un controllo di routine effettuato dagli organismi preposti nelle varie strutture d’accoglienza per minori della provincia nissena. Gli uomini di Nas e ispettorato al lavoro, insieme alla Procura per i minori,  si sono trovati davanti a una sorta di lazzaretto dove vivevano diversi minorenni e alcuni ragazzi giovanissimi intorno ai vent’anni, provenienti dal Nord Africa.

Cucine e bagni sporchi all’inverosimile, inagibili per una persona civile, materassi senza federe e locali infestati dalle blatte, intere colonie di scarafaggi in prossimità dei letti: sono solo alcune delle circostanze che avrebbero riscontrato i militari, durante un controllo che ha svelato la “casa dell’orrore”.

La struttura in questione è l’Educandato ex orfanotrofio di via Roma. In paese, a Santa Caterina, non è sfuggito il movimento di Carabinieri e Procura all’interno della struttura e la notizia si è diffusa a macchia d’olio, dopo che i residenti hanno visto andare via i ragazzi. Cucine maleodoranti e sporche, pavimento letteralmente incollato dalla sporcizia, pentole e utensili incrostati, usati per cucinare ai bambini. Frigoriferi chiusi da lucchetti. Le contestazioni sarebbero numerose nell’ambito di un’istruttoria ancora in corso.

Il centro d’accoglienza per minori richiedenti asilo fa parte dell’associazione Nuova civiltà, da cui dipende la struttura di Santa Caterina, ma pare che la stessa associazione di San Cataldo ne abbia decretato in queste ore la chiusura. Una casa da film horror, se venissero confermate le circostanze raccontate, tenuto conto che vi abitavano minori. Ancor più grave se si pensa che erano sopravvissuti a una immane tragedia come quella del 3 ottobre nei pressi delle coste di Lampedusa. E a distanza di due mesi, del lutto nazionale e della solidarietà è rimasto solo il degrado che solo l’intervento repressivo e i controlli dell’Autorità hanno fermato.

Sono numerosi gli operatori inseriti nell’organigramma della struttura, come è possibile facilmente verificare nel sito web, almeno sette persone.

Da notizie apprese in via informale da Radio CL1 Notizie, gli operatori avrebbero spiegato l’accaduto giustificandolo come mero problema incidentale, dovuto alla mancanza di termosifoni a causa dell’impresa chiamata ad aggiustare la caldaia e alcuni interventi di pulizia che sarebbero stati ritardati per cause non meglio precisate, presumibilmente per motivi economici da ricondurre a somme non corrisposte all’associazione.

Ma il degrado riscontrato, se verrà confermato dall’istruttoria degli organi competenti, non si spiegherebbe con pochi giorni di mancata pulizia.

La funzione delle case famiglia, siano esse per migranti o italiani, è sostanzialmente quella di ricreare un ambiente di relazioni affettive, di educazione ed esperienza relazionale per il bambino privo degli affetti della famiglia naturale. Oltre a dover garantire il decoro, quindi, i soggetti che gestiscono tali servizi devono predisporre percorsi di crescita, integrazione, assistenza. Va da sé che i ragazzi provenienti dal Nord Africa, privi di tutto vanno indirizzati, educati e assistiti, altrimenti è facile che, loro malgrado, si adeguino al degrado.

Le case d’accoglienza per minori ricevono fondi dalla Regione Siciliana e dai comuni per ospitare i bambini che vengono ospitati in base alle segnalazioni della Procura per i minori oppure dei servizi sociali del Comune.

Di seguito la replica dell’associazione Nuova Civiltà del 15 dicembre 2013

Gentilissimo dott. Sardo,

in riferimento all’articolo da Voi pubblicato in data 13 dicembre 2013 sull’Educandato Castelnuovo, vorremmo precisare che l’Associazione Nuova Civiltà non si è mai occupata in alcun modo della gestione delle Comunità operanti presso l’Educandato. Come a Lei noto, l’Educandato è un’Ipab e in quanto tale, per assumere personale, dovrebbe bandire un concorso pubblico. Non potendo portare avanti tale procedura per mancanza di risorse economiche, l’Educandato nel 2008, per far fronte all’emergenza immigrati, ha cortesemente richiesto a Nuova Civiltà di fornire temporaneamente il personale educativo da impiegare presso le proprie comunità, ma è necessario precisare che tale personale è stato selezionato direttamente dall’Educandato Castelnuovo che si è da sempre occupato della gestione di tutti gli operatori, della pulizia della struttura, dell’acquisto dei generi alimentari ovvero di tutta l’organizzazione logistica delle due comunità in qualsivoglia aspetto.

La nostra Associazione, già nell’ottobre 2012, aveva comunque richiesto, con debita raccomandata, all’Educandato Castelnuovo la rescissione della convenzione esistente tra i due enti, pregando l’Educandato di reperire un’altra organizzazione che potesse farsi carico del personale dell’Ipab. Per molti mesi l’Educandato, nella persona del suo presidente don Antonio La Paglia, ha pregato il presidente di Nuova Civiltà Don Giuseppe Anzalone di procrastinare tale passaggio, adducendo motivazioni connesse alle difficoltà di reperire un’altra organizzazione. Per non interrompere il servizio rivolto ai minori, Nuova Civiltà ha pertanto atteso per un anno, sino a troncare ogni rapporto con l’Educandato nell’ottobre del 2013, con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo del personale. In tutto questo periodo, in ogni caso, Nuova Civiltà non ha mai ricevuto alcuna segnalazione di disservizio da parte dell’Educandato rispetto all’operato del personale che, lo ripetiamo, era in ogni caso gestito dallo stesso educandato e non dalla nostra associazione.

L’ispezione dei Nas e della Procura per i minori ha fatto precipitare la situazione, ma è bene precisare che Nuova Civiltà non ha decretato la chiusura dell’Educandato (non essendo la cosa in suo potere), ma è stato il consiglio di amministrazione dell’Ipab a decidere la chiusura della struttura.

Un’ ulteriore precisazione va poi fatta in merito ai ritardi nei pagamenti degli utenti: gli organi statali preposti hanno sospeso il pagamento delle rette di mantenimento dei minori immigrati nell’aprile del 2012! Lo Stato Italiano, giustamente pignolo nell’effettuare i controlli con i suoi organi preposti, dovrebbe applicare lo stesso rigore verso se stesso, perché è difficile immaginare come una struttura possa andare avanti senza ricevere fondi per 20 mesi consecutivi (senza contare il livello di demotivazione raggiunto dal personale non pagato per quasi due anni)!

Tale stato di cose non giustifica assolutamente le precarie condizioni igieniche che, in base alle Sue fonti, i Nas avrebbero trovato presso l’Educandato, ma l’atteggiamento della nostra Nazione è a dir poco ipocrita e le lacrime nei confronti dei 300 immigrati morti sono vere e proprie “lacrime di coccodrillo”, visto che sono le Istituzioni ad aver abbandonato il mondo del sociale a se stesso

Il partito che non c’è

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Basta passare davanti alla sede del PD di Santa Caterina Villarmosa per rendersi conto del perché il centro sinistra italiano sia ridotto alla rovina: una triste bandiera mezza strappata e semi arrotolata all’asta sventola appena, una timorosa finestra socchiusa sulla strada dalla quale si intravede una lampadina da 2 watt, quasi una candela. Alla porta un unico manifesto, e non annuncia nemmeno le imminenti primarie.
Se è questo il massimo del coinvolgimento della popolazione locale che questo partito è capace di produrre come possono ambire a risollevare le sorti dell’Italia tutta? Un partito quello di Santa Caterina, invisibile in qualsiasi momento dell’anno, anche quando c’è bisogno di parlare di argomenti fondamentali come la privatizzazione dell’acqua o la costruzione del MUOS. Michele Russo, che ad oggi ci sembra essere il referente cittadino, incarna perfettamente lo stile del suo partito ” nessuna parola, immobile per non rischiare di sbagliare”, così come la Coordinatrice Provinciale Femminile appena eletta, Emanuela La Placa, 23 anni: il nuovo che avanza, una ragazza della quale non si riesce a ricordare una sola parola detta in Consiglio Comunale a Santa Caterina.
Ad oggi non ci sentiamo di attribuire la totale responsabilità a questi due giovani che hanno l’incombenza di rappresentare il Pd a Santa Caterina. Ci chiediamo piuttosto, come possa tutta la struttura del PD locale, come possano tutti gli iscritti ed i simpatizzanti avere gli occhi chiusi a tal punto da non rilevare la totale assenza del partito nella nostra cittadina.
Domani è il giorno delle primarie, giorno in cui avranno un nuovo segretario. Lunedì, a segreteria rinnovata, conviene che cambino almeno la lampadina, sistemino la bandiera e diano una rinnovata almeno esteriore, altrimenti che senso ha continuare a pagare l’affitto della sede per un partito che non c’è? Possono chiudere.

 

 

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A quasi un anno dall’incontro ” due volti della politica siciliana a confronto con la realtà dell’area nissena ” organizzato dall’Officina 93018 con l’on. Giancarlo Cancelleri, capogruppo del M5S, dove tra tanti quesiti che interessano le problematiche locali se ne trattava uno concernente la brutta realtà delle numerose malattie e decessi tumorali dell’entroterra siciliano, veniamo a conoscenza di un tentativo di chiarezza sulla questione.
Si tratta di una sorta di “istituzionalizzazione” del quesito da noi posto, è stata infatti proposta e costituita all’Assemblea Regionale siciliana una sottocommissione di studio sui siti minerali siciliani, che potrebbero essere la causa delle numerose patologie riscontrate, visto il possibile abbandono dei materiali tossici e radioattivi nelle zone interessate per opera delle ecomafie.
Anche sotto il profilo giudiziario, nel 2012 la procura di Caltanissetta ha aperto un’indagine per il traffico illecito di rifiuti e disastro ambientale, il riserbo sull’inchiesta è tuttavia massimo.
La neosottocommissione, presieduta proprio dall’onorevole Giancarlo Cancelleri, procederà in tre fasi: stilerà una mappatura dei siti interessati, seguirà uno studio sanitario per accertare le effettive condizioni e infine proporrà un’opera di bonifica con sfruttamento turistico delle zone colpite. Non sappiamo se tutto questo basterà a far effettivamente luce sulla triste realtà dell’entroterra, ma ci auguriamo che questo sia solo l’inizio affinché possiamo “mettere una pietra” su queste ormai note miniere.

Mostra su Peppino Impastato al Palazzo di giustizia

Martedì 3 Dicembre in occasione della presentazione del libro “Dizionario delle Mafie” di Fabio Iadeluca presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, esporremo la nostra mostra su Peppino Impastato. Sarà possibile visitare la mostra fino al 20 Dicembre. Siete tutti invitati a partecipare.

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Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne la Corte di Appello di Caltanissetta, in sinergia con la Scuola Superiore della Magistratura, l’ordine degli avvocati di Caltanissetta, la Scuola Forense Nissena e l’associazione Fenice – Sportello antiviolenza presso la Procura di Sciacca – ha organizzato il convegno dal titolo “Contrasto alla violenza di genere: innovazione normativa e prassi operative”.
Il dilagare del numero di omicidi o tentati omicidi di donne ha fatto del femminicidio una vera e propria emergenza sociale, rendendo irrinunciabili interventi di contrasto e prevenzione alla violenza, che potrebbero essere efficaci solo se frutto di concertazione e strategie condivise.
La partecipazione al convegno è aperta a tutti.
Durante il convegno e per tutta la settimana che va dal 22 al 29 novembre sarà possibile visitare la mostra di fotografie di Domenico Fiandaca, dall’eloquente titolo “Segni di non amore” , mostra organizzata in collaborazione con il movimento culturale Officina93018.

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Workshop “Pensare, condividere, agire”

Il movimento giovanile Rete Giovani ha organizzato un work-shop dal tema “Pensare, Condividere, Agire”. Venerdì 15 e sabato 16 novembre si tratterà di progettualità inerente a temi quali Territorio, Cultura, Turismo. Domenica 17 novembre, alle ore 10, si darà spazio ad un talk-show, al quale interverranno: Giuseppe FAILLA (Portavoce Forum Nazionale Giovani), Gianbattista TONA (Magistrato), Lorenzo FLORESTA (Presidente Ass. GIOSEF), Dario GIANCANI (referente Officina 93018).

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Consiglio comunale segreto

Ecco quello che è successo allo scorso Consiglio Comunale. Il Presidente del Consiglio Vincenzo Milazzo ci vieta di riprendere perché abbiamo violato una norma del regolamento che riguarda le riprese audiovisive (regolamento che prima dell’inserimento di alcune modifiche richieste dall’Officina93018 era stato copiato da quello del comune di Gorgonzola!), cioè non abbiamo chiesto il permesso. Ricordiamo che noi non siamo obbligati a riprendere tutte le sedute del Consiglio, nessuno ci paga per farlo ma crediamo che sia un servizio che può essere utile a tutta la comunità e siamo contenti di offrirlo compatibilmente con i nostri impegni. Inoltre avevamo già spiegato che due sedute sono state riprese ma non pubblicate perché è andata perduta la scheda SD che le conteneva: fortunatamente ancora nessuno di noi è arrivato a livelli di follia tali da riprendere il Consiglio Comunale solo per guardarlo nel segreto della propria stanza o chissà per quali oscuri piani.

Risposta all’articolo de La Sicilia 13.10.13

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In merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di S. Caterina V.sa al quotidiano La Sicilia il 13.10.13 (articolo che potete leggere qui a fianco), l’Officina93018 precisa quanto segue. Il sindaco e l’amministrazione, durante l’incontro “Amministrative: un anno dopo”, hanno risposto a domande che avevano un oggetto diverso da quella che abbiamo posto lo scorso 6 Ottobre e che è stata riportata dal quotidiano La Sicilia sabato scorso. Inoltre sorge spontanea una domanda: se la Corte dei Conti ha individuato delle criticità con una pronuncia pubblicata il 25 settembre come poteva il sindaco rispondere già lo scorso giugno alla domanda su quali siano i provvedimenti che l’amministrazione e il consiglio comunale intendono adottare?! Il sindaco legge forse nel futuro? Noi non abbiamo mai detto di essere contrari ai provvedimenti che l’amministrazione sta mettendo in atto per risanare il bilancio come l’introduzione di nuove tasse, anzi, pensiamo che sia stato fatto troppo poco e troppo lentamente e l’abbiamo detto in uno dei nostri volantini. Ci spiace rilevare, in conclusione, come il primo cittadino, nonostante se ne senta un promotore, disconosca concetti quali democrazia partecipata e cittadinanza attiva, altrimenti non cercherebbe insistentemente spiegazioni circa l’assenza dell’Officina93018 alla competizione elettorale scorsa, spiegazioni tra l’altro già date a suo tempo. Non resta che concludere dicendo nuovamente che in un clima di trasparenza e partecipazione sentiamo l’esigenza che i nostri amministratori informino la comunità caterinese sull’attuale stato delle cose e ci dispiace constatare che l’unica volta che il sindaco ha sentito l’esigenza di convocare un comizio  (24 Dicembre 2012) l’ha fatto solo per parlare dell’Officina93018 e non dei reali problemi di Santa Caterina.

Relazione della Corte dei Conti sul bilancio di Santa Caterina Villarmosa

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La Corte dei Conti, con deliberazione n.251 del 25 settembre 2013, si è pronunciata in merito alla gestione finanziaria del comune di Santa Caterina Villarmosa.
La Corte dei Conti, infatti, ha funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo sulla sana gestione delle risorse finanziarie degli enti pubblici, e nella fattispecie, dal controllo della documentazione contabile del nostro comune e dalla successiva attività istruttoria svolta, sono emerse criticità relative al rendiconto 2011 e al bilancio di previsione 2012.
In merito al rendiconto 2011 è stato rilevato: il ritardo nell’approvazione del rendiconto esercizio 2011; il superamento di tre parametri obiettivi per l’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario; la mancata predisposizione della deliberazione di ricognizione dell’oggetto delle società partecipate dall’ente; l’elevato ammontare di debiti fuori bilancio e di passività potenziali che non risultano ancora oggetto di provvedimento di riconoscimento da parte del Consiglio comunale; la carenza di informazioni in ordine agli organismi partecipati dall’ente, alla quantificazione dell’utile/perdita d’esercizio, del personale dipendente e all’effettivo ammontare dei debiti al 31/12/2011 nei confronti dei suddetti (in particolare verso l’ATO CL1 S.p.a.); l’elevata incidenza percentuale della spesa del personale sulle spese correnti.
In merito al bilancio di previsione 2012 è stato rilevato: il ritardo nell’approvazione del bilancio di previsione 2012; il mancato rispetto, in sede previsionale, del patto di stabilità per l’esercizio 2012; debiti fuori bilancio in attesa di riconoscimento; l’elevata previsione di entrate dei titoli I e III rispetto agli importi accertati nel 2011 e contestualmente la presenza di una differenza negativa di parte corrente; il mancato monitoraggio dell’attività amministrativo-contabile delle società partecipate sebbene più volte sollecitato dall’organo di revisione.
Le criticità, di cui sopra, sono state oggetto di un’adunanza pubblica alla quale il comune ha fatto pervenire le proprie ragioni: nessun rappresentante dell’amministrazione risultava presente.
La Corte dei Conti, nonostante le motivazioni addotte dal comune di Santa Caterina V.sa, accerta la sussistenza di gravi profili di criticità con riferimento alla sana gestione finanziaria dell’ente sia con riferimento al rendiconto 2011, ovvero il risultato dell’esercizio finanziario 2010 facente capo all’amministrazione Fiaccato, che con riferimento al bilancio di previsione 2012, deliberato dall’attuale amministrazione Saporito. Dispone, in conclusione, che vengano acquisite le comunicazioni delle misure correttive adottate dagli organi comunali competenti.
Alla luce della pronuncia della Corte dei Conti, quali sono i provvedimenti che l’amministrazione e il consiglio comunale intendono adottare al fine di eliminare le criticità sollevate?
L’Officina93018, nel marzo 2013, aveva espresso preoccupazioni circa la politica fiscale adottata dagli amministratori locali e, nel giugno 2013, nel corso dell’incontro pubblico “Amministrative: un anno dopo” aveva posto l’attenzione sulla situazione finanziaria del nostro comune.
Oggi come allora formuliamo la stessa esortazione: in un clima di trasparenza e partecipazione sentiamo l’esigenza che i nostri amministratori informino la comunità caterinese sul reale stato delle cose.
Potete leggere la deliberazione integrale in questione cliccando sul link che segue:

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